Antiche ricette: decotto per la tosse

Nei ricordi di bambina quando l’autunno faceva capolino e iniziavano le prime tossi c’era sempre un pentolino sul fuoco pronto per una tisana. Quanta pazienza e amore aveva la nonna nel raccogliere le piante, essiccarle, conservale e al bisogno poi, ne sceglieva le più adatte.
Poneva un pentolino sul fuoco, dopo che l’acqua al suo interno aveva raggiunto il bollore, lo toglieva dalla fiamma. Inseriva l’elicriso con i suoi fiorellini gialli dal profumo dolce e intenso, la malva panacea di tutti i mali, che cresceva abbondante nel giardino, i semi di finocchio per addolcirne il gusto e aiutare a fluidificare i muchi e la piantaggine usata per le tisane così come nelle pietanze e quando questa mancava la sostituiva con il verbasco. Quest’ultimo non era tra i miei preferiti, per me così amaro nel gusto. Una volta che le piante erano nel pentolino mescolava il tutto con cucchiaio, ricopriva con coperchio e si aspettava seduti vicino al calore del camino 15-20 minuti prima che il decotto fosse pronto. Infine, versava il contenuto filtrato in una tazza, aggiungeva un cucchiaino di miele e la tosse come d’incanto andava via.
Quando però la tosse non lasciava dormire aggiungeva i petali e semi di papavero. Il suo fiore preferito e come darle torto i suoi boccioli buoni a mangiarsi come i frutti del cappero, i quattro petali rossi per le insonnie e le tossi stizzose, i suoi semi per insaporire le pietanze o regalare i sogni d’oro, le sue foglie tenere nelle insalate o mature dopo cottura come verdura.
Naturalmente questo decotto è uno dei suoi tanti rimedi che pian piano racconteremo nella nostra pagina dei consigli.
Se volete cimentarvi nello stesso decotto portate a ebollizione 150ml di acqua, raggiunto il bollore spegnete la fiamma, aggiungente le piante già miscelate nella misura di 1 cucchiaio colmo, lasciate in decozione il tutto ricoperto per 15-20, filtrate e dolcificate a piacere.

Per saperne di più

– Elicriso (Helichrysum italicum (Roth) G. Don) per uso interno ha proprietà espettoranti, anti allergiche utile nel trattamento delle affezioni respiratorie anche di origine virale e allergico, bronchiti croniche e acute. Il suo uso esterno è decongestionante e lenitivo per problematiche cutanee: psoriasi, eczemi, ustioni ed eritemi solari, come astringente è utilizzato nel caso di emorroidi e flebiti. Ottimo sia come analgesico che nel trattamento degli edemi, usato con successo sotto forma di oleolito nelle forme di artrite e malattie reumatiche.

 

– Malva (Malva sylvestris L.) ricca di mucillagini è utile in caso di infiammazioni soprattutto a carico dell’intestino di cui si prende cura disinfiammandolo, proteggendo la mucosa intestinale ed esercitando una azione disintossicante, il suo utilizzo consente un minor assorbimento delle sostanze tossiche. É un blando lassativo utile in caso di coliti e difficoltà a evacuare. Per la sua azione emolliente e lenitiva è indicata per i disturbi a carico dell’apparato orofaringeo, gastroenterico, gengiviti, congiuntiviti. Per le sue proprietà espettoranti ed emollienti è ampliamente usata sia per le tossi grasse che secche.

 

 

– Finocchio (Foeniculum vulgare Mill.) in frutti è da sempre utilizzato per le suè proprietà antispatstiche, carminative, per il meteorismo e per aumentare la motilità e lasecrezione gastrica. Facilita la fluidificazione e l’espettorazione dei muchi. Si è dimostrato utile nel trattamento della dismenorrea e per favorire la lattazione.

 

 

– Piantaggine (Plantago Lanceolata L.) anche questa molto ricca in mucillagini è benefica nel trattare i disturbi orofaringei e le problematiche broncopolmonari,la presenza dei tannini svolge un’azione antivirale e astringente. Questa varietà è anche molto utile in caso di affezioni respiratorie di origine allergica. Per uso esterno è impiegata in caso di bleferiti, congiuntiviti e come lenitivo e antipruriginoso nelle affezioni del derma.

 

 

– Verbasco (Verbasco Thapsus L.) pianta pettorale in cui si uniscono le proprietà emollienti e sedative delle mucillagini e quelle secretative e antinfiammatorie delle saponine.Per le sue proprietà è usata per le forme di bronchite cronica di tipi asmatico. Per uso esterno è utile in caso di emorroidi e di fastidi a carico del derma scottature, punture d’insetto, geloni, ecc..

 

 

Bibliografia
Campanini E., 2017, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove, Milano.
Dell’Aquila G., Sicilia S., 2011, Flora spontanea a Cisternino, Schena Editore, Fasano.